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L'Azienda Agricola Campelli con le sue vacche Grigie dell'Appennino e Bardigiana dal 1950 e oggi

AZIENDA AGRICOLA CAMPELLI

IL RECUPERO DELLE RAZZE LOCALI:

LA GRIGIA DELL' APPENNINO E LA BARDIGIANA

La vacca Langhiranese, oggi conosciuta come Garfagnina, era ricordata in antichi testi come vacca “piccola langhiranese” o "grigia dell'appennino" e diffusa nel nostro comune in Appennino Parmense con il toponimo locale. La famiglia Campelli le allevava a Valle di Castrignano negli anni ‘50 in una piccola stalla con caseificio per la produzione di Parmigiano Reggiano, assieme alla Bardigiana, oggi conosciuta come Pontremolese. Colomba fu tra le ultime vitelline nate allora e alcuni abitanti se la ricordano ancora: bianca come il suo mantello. ​​ Reintrodurre le due razze autoctone dell'Appennino Parmense, nel nostro allevamento é per noi un modo di ricucire il filo con il passato e con la storia della nostra famiglia, convinti che un'altra strada fatta di sostenibilità e salvaguardia del patrimonio locale, sia possibile.

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LA PERDITA DI BIODIVERSITA'

Queste due razze tipiche dell'Appennino Parmense, a partire dagli anni '30 cominciarono ad essere sostituite, prima dalla Bruna Alpina, e poi dalla Frisona, considerate più redditizie, e così il patrimonio genetico autoctono cominciò ad essere eroso sempre più velocemente.
Nel 1938 i capi presenti erano circa 18.000 per arrivare ai giorni d'oggi in cui si contano circa 200 capi tra Emilia Romagna e Toscana di cui 34 di essi sono oggi parte dell'allevamento dell'Azienda Agricola Campelli (30 Grigie e 4 Bardigiane).

LA "GRIGIA DELL'APPENNINO"

Vacca a triplice attitudine utilizzata tradizionalmente per lavoro, latte e carne e diffusa in Val Parma fino agli anni '50. Presenta manto grigio, detto brinato, che varia sia con l'età che con la stagione passando dal grigio chiaro, quasi bianco, al nero. Corna lunghe, simmetriche leggermente a "lira", nere in punta.

Particolarmente in grado di adattarsi al clima sempre più caldo della nostra regione, si può dire che sia una razza meno energivora e quindi più sostenibile. Le produzioni sono basse, circa 8/10 litri contro i 50 litri di una Frisona, ma il suo latte ha proprietà eccezionali, grazie all'altissimo contenuto di grassi polinsaturi ed ha il sapore rotondo del latte di una volta.

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LA VACCA BARDIGIANA

Razza autoctona Emiliana a triplice attitudine duffusa in Val Parma nella zona di Corniglio con il nome di "Boscarina". Famosa per essere stata a lungo impiegata per il trasporto dei blocchi di marmo nella zona di Carrara e per le operazioni di esbosco nelle zone montane. Manto fromentino chiaro o scuro, con gradazioni nere alla testa. Corna sottili leggermente a "lira" rivolte in avanti in alto.

Si tratta oggi della razza bovina più rara presente in Italia e forse d'Europa, arrivata a toccare i 13 capi nel 1983, declino non certo dovuto alla qualità del suo latte ma alla scarsa produzione che oggi si attesta sugli 8/10 litri. Il suo recuperò è quindi per noi oggi un dovere e una scommessa. Una convizione supportata dalla qualità del suo latte ricco, alla pari di quello di Grigia di grassi polinsaturi, e particolarmente adatto alla caseificazione.

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