VISITA ROCCA DI VALLE DI CASTRIGNANO
La Rocca di Valle di Castrignano è parte del circuito dei
Castelli del Ducato di Parma Piacenza e Pontremoli
LA VISITA È possibile, su richiesta, visitare la Rocca di Valle di Castrignano, sia in alcuni interni, che le cantine e il giardino e pernottare in una delle case del complesso architettonico, tutelato dalle Belle Arti e finemente restaurato. Un modo per conoscere e per vivere con gentilezza il territorio ed il paesaggio dell'area a tutela paesaggistica dei monti Bosso e Sporno, e dell'area Mab Unesco dell'Appennino Tosco Emiliano. La presenza del torrione principale identifica il profilo del complesso architettonico, nel quale sorgono 4 case-torre. A queste si aggiungono altri edifici della stessa epoca, localizzati nel borgo alto e basso di Valle di Castrignano, mirabili esempi di questa tipologia, propria dell'Appennino settentrionale e quindi della fascia collinare e montana emiliana. Nell’intero borgo di Valle di Castrignano sono presenti ancora oggi ben dieci case-torre, alcune ben conservate e ancora visibili nella loro forme originaria, altre modificate nel corso della storia. La visita di circa un’ora e mezza, comincia dai campi circostanti, a 5 minuti di cammino in un punto di vista speciale dal quale è possibile comprendere il profilo e l’inserimento paesaggistico del complesso. Durante la visita saranno ampiamente spiegati i caratteri architettonici del complesso, le tecniche costruttive, gli ambienti e i modi di vivere che si sono succeduti nei secoli alla Rocca, fin dalla sua nascita.
LA STORIA La Rocca di Valle di Castrignano è una struttura storica di origine tardo-medievale posta sulla Via Longobarda, una delle direttrici della Via Francigena. Il cuore del prezioso abitato, rappresentato dal complesso denominato “La Rocca”, si sviluppa a partire dall’epoca tardo-medievale come complesso difensivo posto a presidio dell’ unica via di collegamento con il castello di Castrignano, possedimento un tempo conteso tra le potenti famiglie dei Terzi e dei Rossi e raffigurato negli affreschi della sala più importante del Castello di Torrechiara chiamata “Camera d’oro”. Questo ramo della via Francigena, riconosciuto ai tempi come “Via dei Lombardi” o “Via dei monti di Parma”, era percorso dai pellegrini che, provenendo dal Nord Europa, attraverso Parma si recavano in viaggio verso Roma, sostando in borghi, pievi, xenodochi posti lungo il percorso. Col passare dei secoli, alle torri medievali si affiancano loggiati, portici, giardini, un giardino botanico; alle funzioni difensive si sostituiscono quelle di residenza. E’ in questi anni, tra il ‘700 e l’800, che le antiche torri di difesa prendono le amene forme di residenza di campagna, legata all’ attività agricola. Il medico fisico Domenico Cavatorta, proprietario della Rocca, è ritratto all’età di 28 anni dal pittore Bisoli in un quadro dipinto nel 1836 all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Parma della Duchessa Maria Luigia d’Austria. Nacque qui nel 1808 e visse alla Rocca fino alla morte avvenuta nel 2 Marzo del 1884. E’ sepolto nel cimitero di Castrignano, dove una bella lapide lo ricorda: “Giovò a molti e ad ognuno fu caro per modestia, piacevolezza ed onestà”.